mercoledì 30 dicembre 2009

L’Italia delle vie in memoria dei porci















La disinformazione oggi va di moda anche fra i giornalisti più celebri
Fa un po’ chic creare rumorose notizie che permettono al popolo di indignarsi.
Pur di creare rumore le notizie si inventano… si, perchè bisogna distogliere l’attenzione sui problemi davvero seri.
“A dieci anni dalla morte del leader socialista, Letizia Moratti decide di ricordarlo alla città intitolandogli una via o un'area verde del centro”
E via con insulti e indignazioni fra le tastiere della rete disinformata… Piovono su giornali e blog articoli che ricordano quanto “onore” ci ha portato questo disonesto, talmente disonesto che l’Italia ha deciso di premiare la sua memoria… si, perché in Italia per avere un posto d’onore devi essere un disonesto, quanto più sei disonesto tanto più sarà prestigioso il tuo ruolo.
Via Bettino Craxi è certamente una porcata, ma non è una novità a 10 anni dalla sua morte, se andate su google maps e digitate “Via Bettino Craxi” ne troverete ben 6 di porcate. Copio e incollo:
Forse cercavi:

Via Bettino Craxi, 00038 Valmontone Roma, Lazio
Via Bettino Craxi, 71100 Foggia, Puglia
Via Bettino Craxi, 73100 Lecce, Puglia
Via Bettino Craxi, 73020 Botrugno Lecce, Puglia
Via Bettino Craxi, 87040 Marano Marchesato Cosenza, Calabria
Via Bettino Craxi, 87029 Scalea Cosenza, Calabria

In Italia rimuovono le targhe dei veri eroi per poi onorare i disonesti dedicando loro strade, piazze e giardini... dopo via Bettino Craxi vi consigliamo anche una via dedicata all'eroe Vittorio Mangano per onorare un paese di disonesti e falsi eroi che tornano a fare i disonesti e arubare meriti che non hanno anche dopo morti!

Helene Benedetti

domenica 27 dicembre 2009

Beccatevi sto ponte!















Fra chiacchiere, madonnine in faccia ai demoni, e spintoni santificati, abbiamo nuovamente perso di vista il problema principale, e lui, il Cavalliere Dell’Amore, continua indisturbato a sfruttare i nostri soldi per arricchire le sue ditte affezionate.
Il nostro Imprendipremier che si lamenta del clima d’odio va avanti con iniziative non gradite dal popolo un tempo sovrano
Alla faccia del volere dei cittadini, alla faccia della banda larga, alla faccia della crisi, alla faccia degli aquilani e dei messinesi… Signori, i lavori per il ponte sullo stretto di Messina sono belli che iniziati!
Non vorrei toccare i problemi tecnici che sono tantissimi, ve ne elenco una manciatina:

-Spesa enorme che l'Italia e gli italiani non si possono permettere per ora

-Terreno ad altissimo rischio sismico


-Sconvolgimento ambientale

-Assoluta certezza che la mafia ci metterebbe le mani addosso.

-Che fine faranno le migliaia di persone che lavorano nell'ambito del traghettamento?

-Nessuna certezza dei tempi e dei costi

Questi sono solo dei piccoli accenni, non voglio criticare l’opera di un’arte abominevole, voglio parlare invece del clima d’odio per cui Coccodrillo Premier piangeva dall’alto di un ospedale, cercava consensi misti a compassione dopo 15 anni di interessi ad presonam d’ogni genere.
Un clima d'odio si alimenta anche anche andando sempre, solo e continuamente contro il bene e il volere dei cittadini che hanno manifestato fino allo sfinimento contro lo scempio del ponte e che oggi, grazie al Cavalliere Dell’Amore arricchirà anche i carissimi amici mafiosi

Vi lascio con 3 filmati inutili di Report:

Prima parte

Seconda parte

Terza parte

Baciamo le mani


Helene Benedetti

martedì 15 dicembre 2009

I mandanti allo specchio



















Allora... se fosse una commedia, staremmo al gioco, faremmo la nostra parte, accentueremmo i toni, i colori, e giù a sganasciarci di risate e di sollazzi... ma qui la situazione è diventata insostenibile, con le parole si cambia la realtà, e siccome l'unica realtà di cui poter essere certi è appena il metro quadrato che ci circonda, del resto possiamo avere una rappresentazione, e la rappresentazione è fatta di parole e immagini.
Dopo l'aggressione di uno squilibrato a Berlusconi, che, ribadiamo, condanniamo in quanto esseri umani intelligenti e non violenti, c'è stato un viavai di parole, parole, parole, che hanno dato una falsa rappresentazione della realtà, hanno descritto la Rete come un covo di terroristi, dimostrando di fatto chi, in buona fede, un'ignoranza spaventosa, chi, in mala fede, la voglia continua di mistificare la realtà e usarne quello che rimane, per distruggere la libertà, quello che ne rimane, fino all'ultimo brandello...
Il clima politico è avvelenato, è sotto gli occhi di tutti, sono una quindicina di anni che lo è...
Ma chi lo ha avvelenato?
Chi ha cominciato a trattare il paese come una sua depandance?
La risposta è una sola, ed è scontata per chi non si è rassegnato ad essere suddito, per chi non si è accodato ad amare ed osannare il sovrano, perché l'amore è irrazionale, non ti fa vedere i difetti, spegne l'interruttore della critica, e ti fa accettare ogni sorta di vessazione, di sfregio, e te lo fa prendere come un'amara medicina...
Quando si cerca di catturare il sentimento di un popolo, invece di esserne un mero responsabile esecutore della sua volontà (proprio perché dal popolo stesso delegato col voto), allora succede che si stimolano anche sentimenti opposti, come l'odio, il disprezzo, a quel punto non più solo politico, ma anche umano; quando poi si passa al disprezzo dell'avversario, all'insulto, al dire ogni sorta di nefandezza, si passa alla provocazione, può accadere che uno squilibrato possa cedere e commettere un gesto inconsulto.

Allora vediamo alcune (per stanarle tutte nella memoria virtuale, ci vorrebbero anni) delle tante occasioni in cui Berlusconi e illustri esponenti del centrodestra, hanno provocato, insultato, e violentato spesso il nostro udito...
Le abbiamo messe un po' così, senza un ordine ben preciso, come le abbiamo ripescate nella nostra navigazione.

6 aprile 2009 Bossi durante un comizio dice che bisogna cominciare ad imbracciare i fucili, '300 uomini armati dalle valli della Bergamasca' sono pronti a 'oliare i kalashnikov'

14 settembre 2008 a Venezia durante un comizio Giancarlo Gentilini (Lega Nord) per 2 volte sindaco di Treviso, dice di volere la rivoluzione nei confronti dei nomadi e degli zingari… si vanta di aver distrutto due campi di nomadi e dice “Voglio ELIMINARE TUTTI I BAMBINI bambini DEI zingari”

Ancora Giancarlo Gentilini che incita alla violenza e parla addirittura di “RAZZA” e ARMI “Pulizia etnica dei culattoni. I culattoni devono andare in altri capoluoghi di regione che so che sono disposti ad accoglierli, qui a Treviso non c’è nessuna possibilità per culattoni o simili!”

31 ottobre 2008 Borghezio, deputato della Lega Nord, Eurodeputato che non aveva di meglio da fare che andare a disinfettare i clandestini tranquilli che viaggiavano su un treno con regolare biglietto e permesso di soggiorno

Borghezio insulta tutta la sinistra: Sinistra di merda, sinistra di vigliacchi, sinistra falsa, no global delle balle

2008 Ancora Borghezio, questa volta c'è anche Bossi!

Passiamo a La Russa, altra perla di destra che insulta con violenza Odifreddi “Come si permette di associare la Gelmini alla D’Addario?” Viene da chiederci come si permette il Suo Premier di prendere una prostituta per sbatterla prima nel letto di Putin e poi nelle liste dell’Europarlamento? Violentare un popolo costretto ad avere una prostituta che li rappresenta in Europa… non una donna che in passato ha fatto la prostituta, una donna presa dalla strada e messa direttamente nell’Europarlamento! Se questa non è violenza cos’è?




Ed infine le chicche di Berlusconi:

le sue parole vomitate...Non avete dignità, non sapete cos’è la nobiltà d’animo, la democrazia, libertà, siete ancora ed oggi come sempre dei poveri comunisti!

Nel 2003 Berlusconi ci fece fare una figura macabra sia con il Presidente in tutto il mondo dalla vetrina del Parlamento Europeo insultando il Presidente Shulz ridicolizzandoci

Berlusconi- I comunisti bollivano i bambini per concimare i campi

potremmo aggiungerne centinaia, dalle performances di Sgarbi che insulta Caselli, definendolo “mandante morale della morte di don Puglisi”, a quelle della Santanchè che dice, fra le tante minchiate, che “Maometto era pedofilo”, (a questo punto pure il nostro caro San Giuseppe!), ecc ecc...
Questa piccola carrellata di orrori serve a dimostrare che l'avvelenamento del clima politico non è certo causato da chi si oppone a questo schifo, a questo circo violento e i “mandanti morali” di gesti inconsulti non vanno cercati nella Rete, in Facebook, AnnoZero, Il Fatto, Report, e gli altri pochi spazi di informazione che ci sono rimasti, né in Di Pietro, la Bindi o chiunque altro provi ad opporsi, ma dentro di sé, nel proprio orto, nelle proprie parole e nei propri comportamenti.

Rinnoviamo l'invito ad informarvi, a tenere alta l'attenzione, e a non perdere la memoria... ci servirà, quando (speriamo presto!) presenteremo il conto!

Helene Benedetti e Bonifacio Liris di Informare per Resistere

sabato 12 dicembre 2009

Intervista a Giulio, 14 anni scampato alle manganellate della manifestazione di Torino















Ieri mattina c’è stata una manifestazione studentesca a Torino, a questa manifestazione hanno partecipato ragazzi di 14 e 15 anni. Nei due video che abbiamo pubblicato ieri pomeriggio (VIDEO1 e VIDEO2) avete potuto vedere la reazione violenta della polizia che durante la manifestazione ha picchiato questi ragazzi, i nostri ragazzi…
Abbiamo intervistato Giulio, un ragazzo di 14 anni che frequenta il Liceo Scientifico Galileo Ferraris di Torino e che ieri mattina era presente alla manifestazione.

Ciao Giulio, grazie per aver accettato quest’intervista. Mi racconti per cosa stavate manifestando?


Grazie a voi.
Stavamo manifestando contro la riforma Gelmini dell’anno prossimo che cambia di giorno in giorno,
riformerà tutti i licei, comprenderà sia le prime che le seconde, metterà un limite massimo di 30 ore
settimanali, e in questo modo "distruggerà" tutte le sperimentazioni.
Io faccio una sezione sperimentale con più ore di scienze e matematica ma l'anno prossimo a quanto pare
non esisterà più.

Si protestava anche contro i tagli ai fondi per le scuole pubbliche che cadono a pezzi.

Hai notato atti di violenze da parte dei manifestanti prima che i poliziotti cominciassero a caricare?

No, sono state lanciate delle uova contro la sede del MIUR, iniziativa dei centri sociali che le distribuivano, e un infiltrato ha fatto un graffio su una vetrina della Banca D’Italia. Nessun atto violento. Semplicemente il corteo ha deciso di cambiare il percorso che la questura aveva stabilito.

Come fai a sapere che era un infiltrato?

Non ho la certezza che fosse un infiltrato ma di certo non aveva l’approvazione degli altri manifestanti.

Raccontaci cos’è successo

Il corteo ha girato in via XX Settembre per dirigersi verso la sede del PDL anche se quel percorso non era stato approvato dalla questura. La polizia ad un certo punto ha fermato il corteo ed ha fatto muro con gli scudi. Io non ero in prima fila, ma ad un certo punto tutti hanno iniziato a correre indietro e molti ragazzi sono caduti. Io mi sono infilato nel primo vicolo che ho trovato aspettando che tutti si fermassero, poi sono tornato in mezzo al corteo ed ho visto gli studenti che lanciavano rotoli di carta igenica sulla polizia, assolutamente nulla che potesse far loro male.
Poi hanno caricato una seconda volta, a questo punto non so dirti con certezza se ci sono stati atti violenti da parte dei manifestanti dato che la polizia aveva picchiato tutti, giornalisti, ragazze e ragazzi senza distinzioni ed hanno picchiato anche la gente che era già a terra, continuavano a menarli anche se erano per terra!!!


Hai notato se ci sono stati feriti gravi?

Feriti gravi non ce ne sono stati, una decina di ragazzi sono stati medicati in ospedale… secondo i Tg ci sono stati quattro poliziotti feriti…
I poliziotti, quelli dell’antisommossa sembravano dei lottatori di wrestling e hanno caschi, scudi e manganelli… come hanno fatto a ferirsi contro dei ragazzi disarmati?
Non ero andato a molte manifestazioni prima di questa e non ho capito subito cosa fosse successo, poi però ho visto la polizia che avanzava e picchiava e ho capito
Poi la polizia ha caricato la terza volta disperdendo buona parte del corteo e reindirizzandolo verso il percorso prestabilito. Dopo le cariche i manifestanti erano 1/3 delle persone iniziali.
Alla fine della manifestazione il nostro rappresentante d’istituto ha chiesto al capo della digos perché ci avessero picchiati quando potevano anche solo fermarci, e lui ha risposto che alla prima azione illegale loro possono caricare… a me pare che la legge sia diversa.
Una cosa che non ho potuto fare a meno di notare, c’erano alcuni agenti di polizia armati di mitragliatori.


Hai avuto paura?

Di paura ne ho avuta durante la prima carica perché ho visto tutti correre e non sapevo cosa stesse succedendo. Anche durante la seconda carica, mi sono messo dietro una macchina credendo che la polizia non arrivasse fin lì, ma poi me la sono vista a due metri e sono scappato nel solito vicolo

Giulio, secondo te, chi da ordine alla polizia di agire violentemente?

Io credo che gli ordini arrivino da più in alto, ma che anche a quei poliziotti non dispiaccia picchiare, non fraintendermi, ho stima per la polizia, ma quella che sventa le rapine ed arresta gli assassini, non di certo questa che picchia ragazzini disarmati e non violenti.

Quanto più in alto?

Io penso che gli ordini di fermare le manifestazioni arrivino direttamente dal governo, non al momento, diciamo che penso che dicono di agire violentemente se possono.

State pensando di fare una denuncia contro la polizia?

Credo sia inutile. Non saprei cosa denunciare, non saprei riconoscere gli agenti

Quando sei tornato a casa i tuoi genitori sapevano cos’era successo?

Gliel’ho spiegato e ci sono rimasti malissimo

Come vedi il tuo futuro in Italia?

Se Berlusconi rimane lì lo vedo deprimente, anche se sale la sinistra. Quando mi chiedono “tu sei di destra o di sinistra?” io non so cosa rispondere, da una parte c’è un mafioso che cerca di tornare alla dittatura, dall’altra parte ci sono dei babbei che non riescono a tenere in piedi un governo. Io credo che in politica ci vogliano i giovani.

Hai intenzione di partecipare ad altre manifestazioni in futuro?

Chiaro! Se non si combatte più vuol dire che quelle azioni violente hanno avuto l’effetto sperato. I miei non ne saranno felicissimi, giustamente si preoccupano… però adesso so come funziona!

Grazie Giulio, sei stato gentilissimo. In bocca al lupo per i tuoi studi e per le prossime manifestazioni.

Grazie a te Helene


Helene Benedetti

sabato 21 novembre 2009

Ragazze madri e donne disagiate lasciate completamente sole dallo Stato italiano

La nostra politica non ha mai seguito il passo di altri paesi… Altrove, fuori dai nostri confini, si investe sui bambini chiamandoli “il futuro” e i cittadini in difficoltà non vengono abbandonati, specie se ci sono in ballo dei minori. L’Italia ha un alto tasso di anziani… anni fa si parlava molto di questo problema “Ci ritroveremo un paese di vecchi” recitavano i giornali, ma la politica italiana non sembra preoccuparsene, soprattutto adesso che ci si batte per proteggere gli “utilizzatori finali”, i mafiosi, i corruttori; oggi si parla di altro, tant’è che anche i pochi giornali liberi si sono stancati di sottolineare il fatto che l’Italia sta diventando un paese di anziani.
Prendete una ragazza madre e senza famiglia, prendete una donna sola con un marito psicopatico, prendete una donna disagiata e con figli. Che aiuto da a queste donne lo Stato italiano?
L'Italia riserva un trattamento paritario alle ragazze madri,come alle madri sposate e alle donne disagiate con figli, indipendentemente dal reddito.
Sposate e non, disagiate e non, le donne italiane prendono un solo assegno di maternità di 1440 euro che bisogna richiedere al comune entro i primi 6 mesi di vita del bambino. Gli aiuti da parte del governo italiano sono quindi nulli, qualcosa è lasciato all’autonomia delle varie regioni, che in base al reddito decidono di dare alla ragazza madre somme misere che si aggirano intorno ai 100 euro solitamente, per i comuni più fortunati arriviamo ad un massimo di 300 euro. Per mantenere una donna e un figlio ci vogliono almeno 1000 euro al mese... una donna completamente sola, quindi senza il supporto di una famiglia alle spalle e con un figlio, come può andare a lavorare e pagare asilo o baby sitter e tutti i fabbisogni senza alcun aiuto?


Vediamo invece cosa succede in altri paesi:


Francia: Lo stato da alle mamme un contributo base di circa 162 euro al mese indipendentemente dal reddito. Le madri francesi in difficoltà invece prendono 700 euro al mese dallo Stato. Quando lo Stato francese ha deciso di aiutare questo genere di famiglie, l’ha dichiarato come “un investimento per il futuro e non un costo”, infatti ora è il primo paese in Europa per natalità a pari merito con l'Irlanda.

Inghilterra: indipendentemente dalla composizione della famiglia e dal reddito, la madre percepisce 95€ al mese per il primo figlio, e 13,50€ per gli altri figli. Se invece una donna è ragazza madre e lavora, in base allo stipendio annuo e alle spese annuali, viene stabilita una cifra mensile e vengono pagate anche le spese per il bambino come scuola e vestiti. Se la ragazza madre non lavora, il governo paga l’ affitto della casa, le spese come scuola, vestiti, ecc. Addirittura, in Inghilterra si sta rimettendo in discussione questa politica perché il governo si sta rendendo conto che stanno incentivando ragazze giovani ad avere figli e a farsi mantenere dallo Stato invece di studiare e lavorare.

Germania: indipendentemente dal tipo di famiglia, percepiscono 154€ al mese per il primo figlio fino alla maggiore età o fino alla fine dei suoi studi. Per i primi due anni successivi alla nascita del bambino la madre prende 300€ al mese in quanto impossibilitata dall’andare al lavoro. Per quanto riguarda le ragazze madri, se la donna vive ancora presso il domicilio dei propri genitori, si ha un ulteriore importo di 700€ al mese come mantenimento, se invece vuole andare a vivere per conto suo, può fare richiesta di un appartamento e le vengono dati dei soldi per l’arredamento essenziale. Viene dato anche un contributo di 54€ al mese a tutte le gestanti oltre la 12° settimana. Alcuni di questi contributi non provengono dallo Stato ma da agenzie apposite dove bisogna portare la domanda.


Olanda: lo Stato aiuta tutte le mamme indipendentemente se lavoratrici, sposate e non con un assegno mensile che oscilla tra gli 800 e i 1000€ al mese. Inoltre vengono pagate metà delle spese scolastiche e le spese mediche sono a carico dello Stato fino al compimento della maggiore età.



Helene Benedetti

domenica 1 novembre 2009

Maria Teresa Letta e la pessima gestione sui fondi della Croce Rossa Abruzzese

Da anni la Presidentessa Maria Teresa Letta gestisce e fa ciò che vuole con i soldi della Croce Rossa Abruzzese, soldi nostri, soldi di donazioni, soldi statali.
C'è da chiedersi come mai tutto ciò che gira intorno a Silvio Berlusconi è marcio... che c'entra Berlusconi? Maria Teresa Letta è la sorella di Gianni Letta... appunto il braccio destro di Silvio Berlusconi!

Di seguito un riassunto della lunga intervista al Maresciallo capo Vincenzo Lo Zito.


L'intervista integrale:

Prima parte
Seconda parte
Terza parte
Quarta parte

Helene Benedetti


Tratto dal blog del Maresciallo capo Vincenzo Lo Zito, la storia nei dettagli:

Il M.llo capo Vincenzo Lo Zito, è un dipendente della Croce Rossa Italiana Corpo Militare, in servizio presso il Comitato Regionale Abruzzo dell’Aquila con incarico di Funzionario Amministrativo qualifica C2. fino al secondo TRASFERIMENTO D'AUTORITA' , con un esoso danno all’erario, per aver svolto solo il proprio lavoro e aver presentato dopo che i vertici della Croce Rossa Informati dei fatti tacevano.... regolari esposti alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti di competenza per presunte irregolarità amministrativo-contabile, rilevate all’interno del Comitato Locale di Carsoli (AQ) prima e del Comitato Regionale Abruzzo in L’Aquila in ultimo, da parte dei rispettivi Presidenti.
Nello specifico e ultimo fatto in essere, il Presidente del Comitato Regionale Abruzzo della Croce Rossa Italiana, Maria Teresa Letta sorella di Gianni Letta, con carica esclusivamente di Presidente Regionale e quindi, né di Direttore né di Funzionario amministrativo, firmava mandati di pagamento e quant’altro avendo anche la firma depositata in Banca presso Avezzano (AQ), sua città di residenza e non a l’Aquila unica sede della struttura CRI, contrariamente a tutti i regolamenti di amministrazione che prevedono che tali compiti spettino solo ed esclusivamente al Direttore Regionale.
Anche lo stesso Direttore, aveva lamentato l'anomalia gestionale e le irregolarità alla Banca dove era depositato il C/C del Comitato Regionale Abruzzo, ma la stessa Presidentessa ha continuato a firmare unitamente a un’altra dipendente, che non aveva nessuna qualifica per la firma ed assunta a tempo determinato.
I Mandati di pagamento e le reversali d'incasso li firmavano entrambi, una come Presidente, (figura non deputata a tale compito), l'altra come Responsabile Amministrativo, violando due principi essenziali, uno che il Direttore era presente in sede, la seconda, non avendo il requisito essendo precaria.
La cosa grave è che oltre a questi evidenti abusi, nei confronti del Maresciallo Lo Zito, è stata attuata una vera e propria “guerra”: per aver più volte denunciato i fatti e aver tentato di garantire una corretta amministrazione dei soldi pubblici. Vengo trasferito due volte su indicazione della stessa Presidentessa Regionale CRI, Maria Teresa Letta, la quale addirittura come motivazione, adduce al fatto, che il Maresciallo Lo Zito le impedisce di svolgere il suo lavoro (illegale) e pertanto richiede il trasferimento immediato per “INCOMPATIBILITA’ AMBIENTALE” cosi si legge sull’ennesimo provvedimento del 11 Agosto 2008 e questa volta addirittura fuori Regione e precisamente all' Ufficio Arruolamento e Addestramento di ASSISI (PG), della regione Umbria.
Tutto questo oltre al notevole disagio creatomi per gli spostamenti, anche in seguito al recente e delicato intervento cardiaco cui sono stato sottoposto e ancora convalescente, ha comportato un esoso esborso di denaro pubblico....... come riportato anche nel verbale dell’Ispezione del Ministero Economia e Finanza.
Si precisa che l’apertura dei Centri di Mobilitazione con Ordinanza Presidenziale 223/06 contestata anche dall’ispezione, “non comportava impiego di fondi”…… cosa che non è stata, come dalla tabella riportata nell’ispezione stessa.
Inoltre per l’apertura dei Centri è stato trasferito d’Autorità del personale che ha percepito regolare indennità di trasferimento, nonostante fossero inutili come evidenziato anche dall’indagine svolta dal “Corriere della Sera" Nel Centro di Assisi (Perugia) per costutuirlo appositamente vengono trasferiti da Roma i militari Ten. Col. Reali Antonello e Mar. Muto Silvio che risultano rispettivamente in ordine, il primo già con incarico ad Interim anche del Centro di Roma per farlo rientrare e Comandante, dopo aver percepito l’indennità di trasferimento e il secondo in attesa, mentre il sottoscritto Maresciallo Capo Vincenzo Lo Zito viene trasferito con tanto di oneri in una sede che risulta inutile… e tra l'altro, nonostante ci sia una copiosa certificazione sanitaria, che mi vieta nel modo più assoluto di allontanarmi dalla mia residenza e raggiungere una destinazione così lontana, che comporterà la sospensione del trattamento riabilitativo e il degenerare della mia patologia cardiaca sottoponendomi a notevole stress psico-fisico e non potendo rispettare le norme prescritte di alimentazione e riposo..
Il Soggiorno avverrà in Auto e l'alimentazione alla meglio.. dato che non è previsto un alloggio di servizio e non posso permettermi il carico di un ulteriore affitto dato che ho già una casa da pagare e il mantenimento di due figli di cui uno all'università.... e tutto questo: PER PROTEGGERE una persona che meriterebbe Lei l'allontanamento o la radiazione dalla Croce Rossa italiana.. Ma tutto questo non è possibile perchè è la SORELLA di Gianni Letta....

venerdì 16 ottobre 2009

Sconvolgenti rivelazioni di sfollati costretti al silenzio.


L'Aquila, 14 ottobre 2009 ore 20:00.
La colonnina di mercurio segna 0 gradi.


Il 30 settembre le tendopoli dovevano sparire, tutti dovevano avere una casa nell'aquilano, tutti gli follati dovevano tornare a L'Aquila... queste erano le promesse...
Se si tiene conto dei tempi e dei costi di Onna, poteva essere fatto e sarebbe stato possibile persino iniziare le ricostruzioni.


Ad Onna, in meno di 2 mesi sono state costruite tutte le abitazioni provvisorie, così, da circa un mese, tutti gli abitanti hanno un tetto sulla testa.
In un'intervista qualche cittadino di Onna mi ha manifestato tutta la soddisfazione per il lavoro fatto in questo posto TOTALMENTE distrutto dal terremoto. E il mio pensiero è corso subito al governo Berlusconi, che nulla ha potuto qui ad Onna, dove le costruzioni sono dovute al buon cuore del Trentino, sotto la supervisione del governo tedesco, chissà quanto avrà rosicato Berlusconi!!!!

Mettiamo a confronto le casette di Onna e il progetto C.A.S.E. de L'Aquila:

Onna: costo 800€ al mq, garantendo agli onnesi un quartiere provvisorio grazioso, risparmiando molti soldi da utilizzare nella ricostruzione.
Progetto C.A.S.E.:costo 2700€ al mq, quasi 5 volte la somma impiegata ad Onna, soldi sperperati tra le varie ditte edili.

Onna: Sono tutti in casa da metà settembre.
Progetto C.A.S.E.: Sono ancora nelle tende, o deportati sulla costa o in paesini lontani anche oltre 70 km, contro il loro stesso volere di restare a L'Aquila.


Onna: Casette ecologiche smontabili e riutilizzabili per un eventuale altro disastro in qualsiasi altra città..
Progetto C.A.S.E.:Per farle hanno deturpato un paesaggio meraviglioso, sfondando intere montagne. Un'inutile colata di cemento per una base che dovrebbe in realtà mantenere palazzi dai 10 piani in su, non i tre piani realizzati.
Palazzi moderni dagli infissi blu elettrico o giallo canarino che nulla hanno a che fare con lo stile pittoresco degli antichi paesini aquilani.


Onna: il quartiere è stato costruito rispettando spazi per la viabilità automobilistica.
Progetto C.A.S.E.: i palazzoni sono concentrati in un unico punto, servito da una sola strada principale, già trafficatissima. Quando tutti i residenti occuperanno le case si prevede un caos bestiale!!





Sono tornata da loro, gli aquilani, probabilmente si è instaurato in me quel meccanismo di ribellione che non accetta che tutto resti impunito e silenzioso.
Per entrare nella tendopoli ho nascosto la mia piccola telecamera nella borsa. Al controllo documenti mi dicono che sono tutti in mensa, questa volta sono riuscita ad entrare nella tendopoli senza problemi...
Non li conoscevo prima di quel maledetto 6 aprile, pensavo "chissà se mi riconosceranno, se si ricorderanno di me".
Al mio arrivo in mensa sono stata invasa da sorrisi, abbracci e baci...noto con piacere che la gioia di rivederci non è solo mia.
Per loro sono chi ha permesso che la loro voce arrivasse a voi... sembra poco, a L'Aquila pare tanto...
Mi invitano a sedermi con loro, nonostante il cibo scarseggi cercano di costringermi ad accettare di dividere il loro pasto, o quel pezzettino di ciambella a testa che avevano...
penso, "se lo sapevo preparavo la Caprese Napoletana e la portavo... sono proprio una cafona!"

Non faccio in tempo a sedermi che cominciano a raffica i racconti dell'orrore:
"Dopo che hai pubblicato l'intervista che mi hai fatto ho ricevuto minacce, leggi qui questo sms"
"Mi hanno telefonato, mi hanno minacciato, dicono che se rilascio altre interviste mi denunciano, io ho detto solo la verità"
"Sai cosa ci fanno qui, riutilizzano le bottiglie dei tavoli e le riempiono con altre bottiglie degli altri tavoli"
"Non ci lasciano portare l'acqua nella tenda"
(penso, "se fanno un annuncio televisivo dicendo che a L'Aquila mancano cibo e acqua gli italiani si mobiliteranno di nuovo... perchè tutta questa indifferenza?
Probabilmente perchè questa vetrina mediatica deve risultare perfetta")
"Hai saputo della roulotte che è andata a fuoco? Stavamo per bruciare vivi tutti"
"L'Enel ha abbassato i voltaggi e la notte va via la luce, ci svegliamo ghiacciati"

E per quanto riguarda gli abitanti delle case popolari di San Gregorio...
"Siamo gli sfollati di serie B, noi delle case popolari saremo gli ultimi ad avere casa"
"Le nostre case classificate "C" (grossi danni strutturali) sono state riclassificate "A"(piccoli danni strutturali) senza ulteriore controllo, vogliono farci rientrare in quelle case e nessuno si prende la responsabilità di eventuali tragedie"
"Ho scoperto che le case popolari al comune erano registrate come stalle e garage e non come case"...
"La mia casa risultava una stalla... io sarei una mucca? Ti rendi conto di cosa ci hanno fatto?"
"San Gregorio risultava terreno agricolo, non poteva essere usato come terreno edificabile, ci hanno fatto le case, ci hanno costruito un intero paese, ci hanno mandato a morire, la faglia che hai sotto i piedi è ad altissimo pericolo sismico!"
"Una ragazza aveva aperto un sito trasparente per raccogliere soldi per noi delle case popolari, l'hanno minacciata, gli hanno fatto chiudere il sito!"


Li fermo, troppe informazioni, tutte insieme, non memorizzo... chiedo loro di raccontare tutto davanti alla telecamera, si rifiutano, dopo le minacce ricevute non possono più raccontare la verità...


Helene Benedetti

mercoledì 23 settembre 2009

Marcia Delle Agende Rosse


A Paolo Palermo non piaceva, ma imparò ad amarla per poterla cambiare e per la sua città e per l’Italia tutta ha sacrificato la sua vita.

A noi questa Italia che a 17 anni dal suo sacrificio non ha ancora ne’ saputo ne’ voluto trovare i veri responsabili di quella strage, non piace, ma la amiamo profondamente e vogliamo che il sogno di Paolo si realizzi, vogliamo sentirequel fresco profumo di libertà per cui Paolo e suoi ragazzi sono andati coscientemente incontro alla morte e non quel puzzo di compromesso morale, di indifferenza, di contiguità e di complicità che oggi ammorba il nostro paese.

Vogliamo poter chiamare eroi Agostino, Claudio, Emanuela, Vincenzo e Walter e non che qualcuno ardisca chiamare con questo nome un assassino come Vittorio Mangano, anche se di eroi vorremmo che il nostro paese non avesse mai più bisogno.

Vogliamo vivere in un paese in cui la legge sia eguale per tutti e non in un paese in cui c’è una legge per i potenti e una legge per i deboli, vogliamo vivere in un paese che rispetti i sacri principi della nosta Costituzione, non che li stravolga e che stravolga i principi morali, di solidarietà, di accoglienza che da sempre hanno contraddistinto il nostro
popolo.

Vogliamo vivere in un paese in cui sia rispettato il principio stabilito dai Padri Costituenti della separazione dei poteri dello Stato e non in un paese in cui i Magistrati vengano quotidinamente accusati dal Presidente del Consiglio di essere dei deviati mentali. E vogliamo che questo sia “questo paese” e non“un altro paese“.

Se oggi tanti dei nostri giovani hanno ricominciato a incitare alla RESISTENZAvuol dire che sentono che il nostro paese sta sempre più scivolando verso il baratro di un regime e che sono pronti a lottare perchè il loro futuro sia un futuro di LIBERTA‘, di VERITA‘ e di GIUSTIZIA.

Salvatore Borsellino
e i giovani delle “Agende Rosse”

Vi aspettiamo sabato 26 Settembre a Roma, raduno ore 14:00 Piazza Bocca della Verità


http://agenderosse.wordpress.com
http://www.19luglio1992.com